mercoledì 20 dicembre 2017
18:00
Biblioteca comunale
Piazza Guglielmo Marconi 8
33100 Udine
Galleria Foto
Nell’ambito degli Incontri con l’autore della Biblioteca Comunale di Udine, una chiaccherata con Mauro Gaffo presentata da Furio Honsell (Sindaco di Udine) e da Dario De Toffoli (Coordinatore dell’Archivio Italiano dei Giochi).
Scrittura creativa e pensiero logico-matematico possono sembrare due aspetti del tutto inconciliabili della mente umana, come l’emisfero destro e quello sinistro del cervello. Purtroppo, però, a differenza dei due emisferi cerebrali che – volenti o nolenti – sono costretti a guidare il nostro corpo lavorando insieme, per moltissime persone il mondo dei numeri e quello delle parole sono guardati con reciproco sospetto.
Ecco perché è sempre interessante trovare un punto di contatto tra questi due mondi. E nel nostro caso questo punto di contatto è – sorprendentemente – il gioco. Dallo scorso settembre sta uscendo infatti in edicola la collana di libri Sfide e giochi matematici, una selezione di libri capaci di parlare di matematica in modo semplice e accattivante attraverso enigmi che chiunque può risolvere anche senza possedere alcuna istruzione matematica.
Il gioco consiste spesso nel creare un mondo simulato, con limiti propri e regole proprie, e proprio per questo è un approccio perfetto per avvicinare alla matematica chi teme di non avere le nozioni di base necessarie: un enigma matematico, infatti, contiene in sé tutto quello di cui c’è bisogno per arrivare alla soluzione.Mauro Gaffo (ex vicedirettore di Focus) ci presenta la collana Sfide e giochi matematici, edita da Hachette, mettendo in luce i tre approcci seguiti dagli autori di questi libri: la pura e semplice raccolta di enigmi (molti dei quali, come un buon giallo, rivelano solo alla fine il loro contenuto matematico); l’excursus storico (aneddoti relativi alle grandi intuizioni matematiche che hanno portato la scienza dall’abaco al computer); e infine la matematica “segreta” che ci circonda… per esempio nelle piastrelle della cucina, in un foglio A4, in un ingorgo del traffico, in un cane al guinzaglio e così via:
“Nella mia vita di giornalista, passata in gran parte nella redazione del mensile di divulgazione scientifica Focus (dove ho ricoperto quasi ogni ruolo, dal praticante al vice-direttore), ho scoperto che il modo migliore per portare la scienza a chi non fa lo scienziato di professione è proprio questo: lasciar fuori gli aspetti più tecnici, le equazioni e le riflessioni filosofiche, e puntare invece sulla curiosità, sul piacere di capire e sul gioco. Perché sarà anche un luogo comune, ma è proprio vero che giocando s’impara”.