È Massimo Salvador il referente di studiogiochi a Udine nella sede dell’Archivio Italiano dei Giochi.
Ciao Massimo, puoi spiegare più da vicino qual è il tuo ruolo all’interno del progetto?
I miei compiti sono molteplici: mi occupo della gestione fisica della struttura, e quindi dell’apertura al pubblico, dei contatti col comune di Udine, con il Museo di storia naturale e il Faberlab (i nostri “vicini”). Essendo l’appoggio diretto in sede, va da sé che supporto anche l’organizzazione degli eventi con tutta la logistica necessaria. Un’altra mansione prevede la catalogazione e la collocazione del materiale presente. Infine sono abilitato al primo soccorso, all’antincendio, e dunque fungo anche da responsabile della sicurezza.
E come sei approdato nel mondo dei giochi? Qual è stato il percorso che ti ha poi fatto entrare nella gestione dell’Archivio?
Diciamo che la mia esperienza ludica comincia negli anni ’90. Ho cominciato nel ’93 giocando a giochi di ruolo (Dungeons&Dragons). I giochi di ruolo sono molto difficili da gestire, e sono quindi passato a Magic quando la popolarità del gioco è esplosa. Infine, da circa una decina di anni gioco principalmente a giochi da tavolo. Sono anche tra i soci fondatori dell’associazione Coccinelle Rosa. Il passo verso la collaborazione con la Ludoteca di Udine è stato molto breve, e attraverso IDEAG Udine (spin-off della manifestazione torinese per autori di giochi da tavolo) ho avuto la possibilità di conoscere Dario De Toffoli. Quando è arrivata la possibilità di aprire l’Archivio, sono stato di nuovo contattato, e con entusiasmo ho aderito al progetto.
