giovedì 31 dicembre 2020
È stato un onore inaspettato entrare a far parte del Comitato Scientifico dell’Archivio Italiano dei Giochi, un’iniziativa che non ha precedenti in Italia e la cui importanza è fondamentale.
Grazie al lavoro di tanti, negli anni il gioco sta recuperando sempre più dignità e perdendo quel millenario discredito tanto evidenziato da Caillois e Dossena. Anche in Italia il gioco è considerato sempre meno una perdita di tempo, una dilapidazione di risorse, e sempre più un’attività fondamentale e arricchente per tutti.
Anche nel nostro paese il mondo ludico progredisce a lunghi passi: appaiono sempre più giochi, autori, editori, libri, testate. Ma per poter davvero progredire occorre conoscere le proprie radici, la propria storia. E per questo serve conservare la memoria, occorrono documenti ordinati e accessibili. Un Archivio Italiano dei Giochi consultabile da chiunque è una risorsa preziosissima, che mi è già stata concretamente utile più volte. E si è anche rivelato una bella occasione per vedersi, per riflettere e per giocare assieme tra addetti ai lavori, appassionati, curiosi.
Grazie dunque a Dario De Toffoli che ha fondato l’Archivio e lo ha diretto in questi anni. Grazie a tutti coloro che lo hanno portato avanti e arricchito finora. E grazie anche a chi lo farà in futuro, perché la strada è tracciata ma il percorso da fare è ancora molto. Sarà impegnativo, certo, ma il gioco vale la candela.
Andrea Angiolino